I Frati di Sicilia fondano il Polo della Carità
A cosa servirà?
Una sorta di ritorno alle origini si può definire il Polo della Carità, iniziativa ideata a Palermo dai Frati Minori di Sicilia.
CHI NE FA PARTE
A volerlo fortemente, il Ministro Provinciale Fra Antonino Catalfamo, che si è incontrato con i frati del definitorio, per la prima volta lunedì 24 ottobre. C’erano i francescani delle fraternità palermitane di Sant’Antonino, di via Terra Santa e di Santa Maria di Gesù.
A COSA SERVE
Subito è stato segnato l’obiettivo del Polo: scendere in strada tra i bisognosi, come faceva san Francesco, per coordinare una serie di attività caritatevoli nella principale città della Sicilia. Oggi i francescani sono impegnati nel territorio palermitano con l’unità di strada, la mensa domenicale nella Chiesa della Gancia, sportelli d’ascolto e altre attività portati avanti con l’aiuto di diversi volontari.
LA “RICERCA” DEI POVERI
Con il Polo della Carità i francescani dialogano su queste importanti iniziative e si uniscono, dando via ad un “coordinamento della carità” per cogliere meglio l’esigenze dei poveri e venire incontro più tempestivamente ai loro bisogni. Se un bisognoso non si avvicina ad una di queste realtà francescane, saranno i frati stessi a cercarlo, e donargli la possibilità di una vita più dignitosa.
“ESSERE PRESENZA CHE ASCOLTA”
Ara Antonino ha evidenziato, scrive il giornale “Il Sycomoro.it”, quanto sia importante che i frati vivano tra i poveri da fratelli minori, senza peccare di protagonismo, ma facendo rete con coloro che svolgono già un servizio per i fratelli poveri. Essere presenza che ascolta e che attraverso la vicinanza si rende fraterna.
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