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Il missionario nelle periferie di Nairobi: qui ho scoperto relazioni autentiche

Fra Ettore Marangi, missionario pugliese, guarda oltre la povertà e il disagio sociale

Un frate francescano racconta come si fa una missione in una delle periferie più difficili al mondo: quella di Nairobi, capitale del Kenya. Periferie di disperazione, dove la povertà e la criminalità regnano sovrane.

Fra Ettore Marangi ha raccontato al portale www.odysseo.it, che i francescani missionari hanno una community base organisation – «comunità di base con la baraccopoli che frequento. Abbiamo anche una piccola impresa africana e una fondazione che si occupa di bambini di strada»., spiega Frate Ettore.



DUE O TRE EURO AL GIORNO
Le baraccopoli del Kenya sono tra le più grandi dell’Africa, e tra le più grandi al mondo. Nairobi è piena di baraccopoli, formate da persone che lavorano per l’equivalente di due o tre euro al giorno per i ricchi, e poi ci sono persone che guadagnano anche meno dell’equivalente di due o tre euro. Fra Ettore opera a Deep Sea, una delle più degradate.

«Queste sono forme di schiavitù contemporanea. A livello di vita nelle baraccopoli non sempre ce la fai, e si generano fenomeni come l’alcolismo, la prostituzione, i ragazzi di strada, e altri problemi legati alla estrema povertà, come problemi con l’igiene e la salute», ammonisce il francescano.

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I VALORI AUTENTICI NELLE BARACCOPOLI
Fra Ettore però spiega anche che ci sono dei punti di forza in queste baraccopoli. Sembra assurdo e paradossale, ma è così. «Per quel che riguarda i punti di forza e i valori culturali, nelle baraccopoli si incontrano persone ridotte all’essenzialità, in mezzo a situazioni di disfacimento, perché la vera cultura africana si trova nei villaggi, non nelle baraccopoli. Si trovano persone ridotte alla loro autenticità e i discorsi che si fanno sono reali, non masturbazioni mentali».

La parola, prosegue, «non è utilizzata in modo retorico e si ha la possibilità di incontri autentici, veri, basati sulla vita vera. Questo è sicuramente un punto di forza, con relazioni autentiche».

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AIUTO E TEOLOGIA
Il frate, originario di Martina Franca (Taranto), oltre a portare assistenza negli slum, - dove, insieme ad altri francescani, prova a togliere dalla strada i più piccoli e offrire loro una prospettiva diversa dalla criminalità, insegna anche teologia. Un impegno ampio nel solco delle missioni francescane che da oltre 50 anni provano a risollevare le sorti delle periferie keniote.

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