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La libertà di Francesco

Riscoprire la sacralità del Creato

Francesco, il Santo di Assisi, luce per tutta la Chiesa, ha toccato la mia spiritualità e mi sento un suo “figlio”. Mi ha aiutato ad orientare lo stile della mia vita, nutrito dalla sua esperienza.  Dobbiamo capire che nel tempo ecclesiale, sociale ed umano che stiamo affrontando, è necessario calare la sua testimonianza sia spirituale che evangelica.

Il Poverello è stato un uomo capace di liberarsi dalla prigione delle cose e dovrebbe essere per ognuno, credente e non, un segno di speranza, un “obbligo” spirituale per essere capaci di guardare Dio con libertà, per avere il cuore aperto alla povertà del mondo e della storia. Nel tempo in cui viviamo, rissoso e limitato nella misericordia, dobbiamo trovare spazi di perdono e scelte che possano diventare lenimento per le tante sofferenze che conosciamo e sperimentiamo.

Francesco è stato anche capace di guardare al Creato come cosa di Dio, su cui Dio ha la sua signoria non egoistica ma donata a tutta l’umanità. Chiamare ogni cosa fratello e sorella, osservando in tutto il sigillo dell’amore divino, è un invito a riscoprirne la sacralità e la fraternità. Si tratta di un’ode alla fraternità. Facciamo molta fatica a comprendere gli egoismi politici, economici e religiosi che caratterizzano il nostro mondo. Ci sentiamo al sicuro quando guardiamo le povertà del mondo, ma se riscoprissimo la sacralità del Creato, in cui tutti siamo amati da Dio, capiremo che dobbiamo vivere la bellezza di questo Creato e non abusarne. Con essa riscopriremo anche la fraternità e l’importanza di custodire per celebrare e restituire ciò che abbiamo noi oggi a colore che vengono dopo. Come ci insegna Francesco, dobbiamo essere capaci di dare Dio, di possederlo e farlo conoscere, di essere missionari della sua libertà. Ognuno di noi, nel suo piccolo, dovrebbe imitare anche il Santo Padre, non solo per la scelta del nome, ma per l’intenso orientamento, per il suo “prendere” da san Francesco il metodo di stare nel mondo con gli altri. Per guardare con serenità alla storia umana e alla propria personale.

Edoardo Menichelli è Cardinale e arcivescovo emerito di Ancona-Osimo

 

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