Novena Immacolata Settima Meditazione - Ave stella del mare
Con un inno dell’VIII/IX secolo, la Chiesa saluta Maria, la Madre di Dio, come “stella del mare”: Ave stella maris. L’origine di tale appellativo è sconosciuta. Secondo alcuni autori deriverebbe forse viene dalla Bibbia, dal primo Libro dei Re (18, 41-45), quando il profeta Elia dice al suo servitore: «Sali in cima e guarda dal lato del mare».
La salvezza è promessa da quella nuvola che si annuncia all’orizzonte e che il servitore intravede a stento. Secondo gli antichi Padri questa nuvoletta è la Vergine Maria che porterà al mondo il Cristo redentore di tutti gli uomini. Secondo altri, invece, il nome Maria, Miryam, deriverebbe da M + 'OR (= luce) + YAM (= mare), da cui l’origine dell’appellativo “stella del mare”.
Ad ogni modo, tanta è stata la devozione della Chiesa a questo titolo di Maria che molti santi, papi e dottori della Chiesa hanno incoraggiato la preghiera alla Vergine invocata sotto questo bellissimo titolo. San Bonaventura sostenne che tutte le grazie che hanno avuto gli angeli, gli apostoli, i martiri, i confessori, le vergini, sono confluite in Maria, il mare di grazie, e, san Luigi Maria Grignon de Montfort che Dio Padre ha radunato tutte le acque e le ha chiamate mare, ha radunato tutte le grazie e le ha chiamate Maria.
A me personalmente questo titolo fa pensare a quei momenti della vita in cui sono confuso e credo di avere perso la giusta direzione: quando mi sento come una barchetta in mezzo al mare in tempesta, un mare scuro e che fa paura, mentre io non ho più il controllo di me stesso. In quei momenti invoco su di me la protezione della Beata Vergine Maria, Ave stella del mare, e lei illumina la mia navigazione e mi indica il rifugio e il conforto nella preghiera, soprattutto il santo rosario, e nei sacramenti.
E così Maria, come la Stella Polare, la luce che guida i navigatori alla meta, guiderà anche me verso Gesù. Come una madre conduce suo figlio tenendolo per la mano, così sento che Maria ci tiene per mano e ci porta al Figlio suo, meta del nostro viaggio e nostra gioia.
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