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Padre Livio, nuovo Ministro provinciale frati minori della Toscana

Eletto alla Verna, il luogo della sua vocazione francescana

Le campane delle Verna hanno suonato a festa, giovedì 2 luglio, per l’elezione del nuovo ministro provinciale dei Frati minori della Toscana, padre Livio Crisci.

Padre Livio, adesso quarantottenne, è entrato nell’ordine nel 1993 ed è stato ordinato sacerdote nel 2000. Licenziato in diritto canonico nel 2005, ha svolto fino al 2006 l’ufficio di segretario provinciale e dal 2006 in poi quello di vicario della Provincia toscana. Per tre volte è stato prescelto per svolgere il delicato incarico di visitatore generale, nelle province veneta, siciliana e campana. A Piombino, per tre anni, ha svolto il proprio ministero come guardiano, direttore dell’Opera Senni e vice-parroco, prima di essere trasferito al santuario di Santa Margherita di Cortona. La notizia della sua elezione è stata accolta con gioia da tutti quelli che lo conoscono.
Gli abbiamo rivolto qualche domanda «a caldo», prima di tutto sul suo rapporto con la Verna, il luogo che l’ha accolto novizio e che adesso lo vede ministro provinciale. «La Verna - racconta - è un luogo fondamentale della mia esperienza francescana, non soltanto perché qui ho fatto il noviziato nell’ormai lontano 1993, ma anche perché qui è nata la mia vocazione. L’esperienza di S. Francesco alla Verna mi ha segnato profondamente e ha aperto uno sbocco a un cammino vocazionale che in fondo mi portavo dietro fin dalla prima infanzia. Il fatto di essere stato eletto qui, perciò, mi dà tanta sicurezza: lo colgo come un segno della Provvidenza del Signore, perché alla Verna, oltre aver compiuto il noviziato, ho trovato sempre un rifugio di pace anche nella maturità nel mio camino, tra le nebbie che a volte ci possono essere nel cuore. Qui ho sempre trovato consolazione e nuova luce».

La nostra seconda domanda riguarda la sua famiglia, il suo cammino vocazionale. Ci confida: «Fin dall’infanzia avevo un desiderio grande di rispondere a quell’amore di Dio che ho sempre sentito, e di questo ringrazio la mia famiglia: siamo quattro fratelli, tre maschi e una femmina; mio padre è insegnante di lettere antiche, mia madre è casalinga ed entrambi hanno seguito un cammino di fede molto solida nella quale sono stato allevato anch’io... Da giovani erano entrati nell’Ordine Francescano Secolare: evidentemente qualcosa è rimasto». Alla sua parrocchia di nascita, retta dai Barnabiti, Livio riconosce di dovere la comprensione di cosa significhi essere comunità e di come sia una vita in rapporto forte con Dio, e anche un primo orientamento vocazionale. Ma è la Verna che gli fa riconoscere la sua vocazione: «Grazie all’esperienza di Francesco, in questo luogo di spiritualità davvero straordinaria, ho capito quale fosse la mia strada».

Non è facile assumere il compito di ministro (il termine, comparativo di minus, designa colui che è il più piccolo, il servitore di tutti), nella situazione attuale della Provincia toscana, una provincia religiosa giovane per l’età media dei frati e con nuove vocazioni di giovani, tuttavia numericamente scarsa per un territorio tanto vasto. Per questo, dice padre Livio, «dovremo collaborare sempre di più con le Province francescane vicine affinché nel centro Italia crescano esperienze significative che vivifichino il carisma dell’Ordine, tenendo presente che l’Italia centrale è caratterizzata in modo speciale dalle presenze di San Francesco e da santuari a lui collegati... Si potrebbero valorizzare percorsi con le varie tappe del cammino di Francesco e scoprire nuovi stimoli per essere Frati Minori presenti e operanti come popolo di Dio in Toscana e nel centro Italia».

Il suo impegno come provinciale? «Oggi l’urgenza maggiore è sostenere e custodire i miei fratelli nel coraggio di rispondere alle sfide attuali: rimanere presenza significativa del carisma francescano nella Chiesa locale e universale, essere capaci di ascoltare la gente, frati che sanno far condividere un’esperienza di spiritualità e d’incontro col Signore e la sua Parola, sempre attenti ai bisogni e alle esigenze delle persone. Per questo i frati potranno continuare ad attingere forza dai grandi tesori della spiritualità francescana e dalla presenza nel nostro territorio di quel luogo così significativo per il nostro carisma che è la Verna, oltre ad altri posti importanti, e di figure bellissime di santi».

Chiediamo infine, a padre Livio, una parola per i lettori di Toscana Oggi: «Mi auguro che i Frati Minori di Toscana sappiano aprirsi in modo particolare ai laici: a tutti quelli che hanno già un cammino di fede ecclesiale, a coloro che non si sentono in un cammino di fede pur vivendo una spiritualità, a coloro che non sentono nemmeno la spiritualità. Agli amici lettori dico: "Incontrate i frati, fermateli per strada quando li incontrate; non abbiate paura di bussare alle loro porte se non altro per parlare del Signore, chiedere qualcosa su San Francesco, o anche solo per conoscere questi fratelli". Io sono convinto che questo ci aiuterà moltissimo. Per questo confido anche molto nei terziari, i fratelli dell’Ordine Francescano Secolare che già condividono con noi il carisma e vivono nel mondo».

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