Quando san Francesco diventa un fumetto
In un libretto a fumetti, la storia del santo di Assisi, raccontata con semplicità e profondità
Da Chesterton a Hesse, da Dante a Ferruccio Ulivi, passando per Alda Merini: autori, scrittori e poeti alle prese con il poverello di Assisi. L’immaginazione ha colpito - nel corso dei secoli - molti nomi del panorama letterario europeo, mondiale. Tutti hanno subito la fascinazione di San Francesco: il “soggetto” piace ed è sempre vivo, reale, concreto tra rime baciate ( e no) e prosa leggera o profondamente teologica, poco importa. Quello che hanno in comune tutti è un solo volto, una sola storia, un solo personaggio: lui, San Francesco e il suo cammino verso Gesù che si fa visibile nel prossimo. La letteratura è colma di questa straordinaria narrativa, le pagine ricche di parole e descrizioni. Basterebbe solo quell’ XI canto del Paradiso: “Non era ancor molto lontan da l’orto, / ch’el cominciò a far sentir la terra/ de la sua gran virtute alcun conforto;/ ché per tal donna, giovinetto, in guerra/ del padre corse, a cui, come a la morte,/ la porta del piacer nessun diserra;/ e dinanzi a la sua spirital corte/ et coram patre le si fece unito;/ poscia di dì in dì l’amò più forte”. E’ l’incontro con Madonna Povertà descritto da Padre Dante in maniera sublime.
Ma c’è anche altra “maniera” per affrontare temi e personaggi legati alla sua figura: è il fumetto. Genere “letterario” assai moderno, semplice, vicino a tutti e - specialmente - ai bambini. Fumetto, un medium con un proprio linguaggio formato da più codici, costituiti principalmente da immagini e testo (presente all'interno di balloon o in didascalie) che insieme generano la narrazione. Questa è la definizione. Il secolo passato, il Novecento, ha visto il suo nascere e il suo propagandarsi nelle edicole, nelle librerie. E San Francesco, in tutto questo pullulare di immagini e parole, dov’è? E, soprattutto, nel nostro oggi dov’è possibile trovare la sua immagine (ed è proprio il caso di dirlo) fumettistica (aggettivo che ha preso poi connotati non del tutto positivi, ma che - in questo caso - va inteso nel senso più strettamente letterale)? I bambini come potrebbero incontrarlo e innamorarsi magari della sua storia?
Ci ha pensato la casa editrice Shalom, fondata nel 1995, ad Ancona, con una sua precisa linea editoriale: libri accessibili a tutti sia nel linguaggio che per il mercato editoriale (che non fa mai male), con proposte adeguate ad ogni età. E, proprio pensando ai più piccoli, ha pubblicato un volumetto dai colori vivi e dalla storia accattivante sul santo di Assisi. Si chiama “Francesco, il poverello di Assisi”. Già nel titolo, tutto. La copertina è veramente la presentazione del volume, con un messaggio ben chiaro: la scritta “Pace e bene” è ben visibile e contorna l’immagine di San Francesco intento a istruire i suoi frati, distesi in circolo su di un prato che ricorda la bellezza del Creato. Quello che colpisce graficamente - fin da subito - è che il volto del santo non si discosta di molto dagli altri frati. Sembrano quasi tutti uguali i fraticelli, non certo per poca fantasia figurativa, piuttosto per il messaggio di fratellanza vera fra loro. Unica distinzione ben visibile quelle stimmate sulle mani: dei pallini rossi presenti sulle mani di frate Francesco.
“Tanti anni fa i bambini non nascevano in ospedale, come accade oggi. Le mamme rimanevano a casa e, quando arrivava il momento del parto, si mettevano a letto e chiamavano ad assisterle una signora detta levatrice. Anche il protagonista della storia che stai per leggere nacque in una casa. Era una casa grande e bella, quasi un palazzo, perché i suoi genitori erano molto ricchi. La mamma, che era di origine francese, si chiamava Giovanna, ma tutti la chiamavano Pica. Il papà invece, Pietro di Bernardone, era un omone grande e grosso, faceva il mercante di stoffe e guadagnava tanti soldi. Forse Pietro e Giovanna si erano conosciuti proprio in Francia, dove lui si recava molto spesso facendo ogni volta affari d’oro. Il mercante e sua moglie vivevano ad Assisi, un paesino piccolo piccolo arroccato sui monti dell’Umbria, una regione che si trova proprio al centro dell’Italia”. Così, con poche e semplici parole, inizia la favola di San Francesco. Il testo è stato curato dalla stessa casa editrice, mentre i disegni da Suor Carmela Cicciari (ffb). Catturano le immagini con la loro semplicità e il loro vivo colore che rende partecipe il piccolo lettore - e perchè no, anche noi grandi - dell’affascinante storia di San Francesco. Il libricino è ben curato ed è una iniziativa che cerca di avvicinare i più piccoli a un piccolo-grande della Storia, lui, San Francesco. Trentadue pagine, in formato 24x24: un vero e proprio libro per bambini, nel formato “quadrato” che è così consono a tutti le favole-fumetto che si rispettino.
L'amore per il creato, l'attenzione ai più deboli, la gioia dello stare insieme, la vita semplice e umile: questi, i temi trattati dal fumetto che viene letto velocemente. E, una volta finito, riviene il desiderio di ritornare indietro nelle pagine per rigustare meglio il tutto. L’editrice Shalom, con questo libretto, riesce a coniugare semplicità di linguaggio con i fondamentali messaggi francescani, la bellezza delle immagini con la storia di San Francesco. Un volumetto che non può mancare - certamente - in una libreria “francescana”.
Antonio Tarallo
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