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Una delle guarigioni più incredibili riportate nel 'Trattato dei miracoli'

Un bambino deformato torna miracolosamente sano dopo tre visioni di san Francesco

Deformato, “mostruoso” per alcuni, torna miracolosamente sano per intercessione di San Francesco. E’ questo uno dei miracoli più clamorosi attribuiti al santo di Assisi e riportati ne “Il Trattato dei Miracoli”.

«Presso Scoppito, in provincia di l’Aquilia - si legge nel Trattato - un uomo e la moglie che avevano un solo figlio, ogni giorno lo piangevano come se fosse una vergogna della loro famiglia. Infatti non sembrava già un uomo, ma un mostro, essendo le sue membra anteriori, invertito l'ordine di natura, volte all'indietro».

LA DEFORMITA’ DEL BAMBINO
Così, con le braccia attaccate al collo, le mani congiunte al petto e i piedi stretti alle natiche, «sembrava essere una sfera, non un busto. Perciò lo tenevano lontano dalla presenza dei parenti e dei vicini, perché non lo vedessero, pieni di dolore e ancor più di vergogna. Oltre a ciò, il marito, prostrato dal dolore, rimproverava alla moglie di non saper generare figli come le altre donne, ma mostri, non paragonabili nemmeno alle specie peggiori degli animali, e la tormentava con l'accusa che il giudizio di Dio provenisse da una colpa di lei».

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IL POZZO
La donna era afflitta dal dolore e gemendo invocava Cristo e chiamava in aiuto san Francesco, perché si degnasse di soccorrerla, infelice com'era e ridotta a tale tormento. «Una notte - riporta il Trattato - mentre era, piena di tristezza, sommersa in un doloroso sonno, le apparve san Francesco, che la consolava con pie parole: "Alzati--le ordinò--, e porta il bambino al vicino posto dedicato al mio nome, dove lo immergerai nell'acqua di quel pozzo. Appena infatti avrai versato quell'acqua sul bambino, egli acquisterà la completa guarigione».

L’ORDINE DI SAN FRANCESCO
Ma la donna non si curò di adempiere l'ordine del Santo, riguardo al bambino, «ed anche non prestò ascolto ad una seconda visione, in cui il Santo le ordinava la stessa cosa».

Ma San Francesco, «impietosito dalla sua semplicità, volle in modo ancor più vivido usarle misericordia. Infatti le apparve una terza volta insieme alla gloriosa Vergine e la nobilissima compagnia dei santi Apostoli, e sostenendola insieme al fanciullo la trasportò in un attimo dinnanzi alla porta del luogo designato».

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LA TERZA VISIONE
Sorta ormai l'aurora, e scomparsa completamente quella visione, la donna stupita e ammirata, bussò alla porta. «Ispirò ai frati non poca ammirazione quel suo attendere con piena fiducia la guarigione del fanciullo, ormai promessa da una terza visione. Sopraggiungendo in seguito, per devozione, alcune nobildonne della stessa regione, ed avendo ascoltato quanto era accaduto, ne furono molto ammirate».

IL MIRACOLO
A quel punto attinsero quindi rapidamente acqua dal pozzo e «la più nobile fra loro accudì con le proprie mani al bagno del fanciullo. All'improvviso, ricomposte tutte le membra al loro luogo naturale, il fanciullo apparve guarito e la grandezza del miracolo produsse in tutti immensa ammirazione».

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