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Chiara, la Santa d'Assisi



Chiara, creatura dolce e delicata,
dalle chiome d'oro, pia e casta,
il tuo cuore, al sentire Francesco predicare, palpitò
e al bagliore del Signore t'avvicinò.
Nell'interiorità, impetuoso s'alzò un anelito d'immensità,
così da rinunciare al mondo e alle sue vanità.
Donasti te stessa totalmente al Signore,
per divenire Sua sposa con fervore.
L'acqua limpida attinta dal Suo cuore,
come rugiada ti dissetò, ti empì d'amore;
schiuse i petali della tua anima con semplicità,
per immergerli in un'aurora di luce, povertà,
silenzio e fraternità.
Chiara, permeata di grazia e carità,
nella quiete del chiostro, gioiosa germogliavi.
La tua parola e le lodi che inneggiavi,
risuonavano a valle, a monte, al piano,
sino a suscitare nei giovani cuori
un ardente desiderio di vivere del Signore.
Chiara, vestita d'umiltà e di candore,
nello splendore dell'ultimo dì, un corteo d'alate
creature ti scortavano al cielo: erano tante...
Erano le vergini... e con esse vi era
la più bella: la Vergine Maria,
venuta a prendere te, sposa del Suo Figlio.
E tu, Chiara, avvolta nel tuo saio
e circondata da così alta corte celeste, ancora cantavi:
Laudato sii mio Signore,
perché m'hai creata così...pura di cuore.

di Rosario La Greca

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