LAUDATO SI'...
LAUDATO SI'...
Mani che sanno di terra,
instancabili mani, hanno scavato
solchi per il grano e la vite.
Laudato sì, mi Signore,
per sora nostra madre Terra,
la quale ne sustenta e governa...
Acque gentili hanno dissetato
la vite e il grano che altrimenti,
presto, smorti e vizzi diverrebbero.
Laudato sì, mi Signore,
per sor Acqua,
la quale è multo utile,
è umile, e preziosa, e casta.
Raggi tepidi di sole hanno indorato
i fluttuanti campi di grano,
e imporporato i grappoli d'uva,
nei filari, sui fecondi fianchi dei colli.
Laudato sì, mi Signore,
spezialmente messèr lu frate Sole,
lu quale iorna e allùmeni noi per lui.
Laudato sì, mi Signore,
per sora Luna e le Stelle,
per frate Ventu,
per frate Focu,
per tutte le tue creature...
Ma laudato sì, mi Signore,
per queste mani che ci hai donato...
mani amiche e fedeli,
mani umili e servili...
che oggi, spezzano il pane,
e portano alla bocca il sapore del pane,
che oggi, versano il vino,
e portano alla bocca il sapore del vino.
Laudato sì, mi Signore,
per queste mani, duttili e amorevoli,
che si tendono verso altre mani,
che sanno come cogliere un fiore,
che scrivono di sentimenti,
che sciolgono e accarezzano capelli,
che asciugano lacrime,
che costruiscono meraviglie,
che giocano con gli aquiloni,
che indicano la purezza dei cieli,
che tracciano mille rotte,
che sanno come guarire,
che in silenzio, il cuore ti offrono,
che congiunte, pregano,
che stese, perdonano,
che sbagliando, riparano...
Laudato sì, mi Signore,
per queste mani, instancabili mani,
ché mai indurite siano a pugni chiusi,
o forzate, con unghie ed artigli,
a sbranare e lacerare...
e ché mai scavino solchi d'odio,
sui campi dell'ira e della morte.
Bruno Pecchiari
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