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La Foresta del Cantico delle Creature

Credits Ansa



"Alcuni cardinali fecero sapere al beato Francesco che venendo a Rieti si fermasse, qualche giorno, per amore di loro.
Venne l'uomo santo e rifuggendo la pompa del mondo e la conversazione degli uomini, non entrò in città. Si ritirò, invece, nel colle di San Fabiano, vicino a Rieti, in una chiesa intitolata al predetto santo. C'era lì un sacerdote di conversazione di vita esemplare, e il padre lo pregò perch gli permettesse di restare con lui per alcuni giorni".
Anonimo Reatino, Actus Beati Francisci in Valle Reatina

La chiesina di San Fabiano è oggi un convento di straordinaria suggestione, a tutti noto come Santuario di Santa Maria della Foresta o più semplicemente La Foresta. Chi cerca la pace e vuole, come Francesco, fuggire dalla "pompa del mondo" trova in questo convento appartato un luogo ideale.

La presenza di San Francesco
Nell'estate del 1225 il Cardinale Ugolino insistette con Francesco affinch raggiungesse Rieti, dove si trovava Onorio III con la sua corte e i suoi medici, per farsi curare dalla grave malattia agli occhi. Francesco partì da Assisi con quattro fratelli: Leone, Bernardo, Angelo e Masseo. Giunto nei pressi di Rieti il Poverello venne a sapere dei festeggiamenti preparati in suo onore dalla cittadinanza, per sfuggire a queste manifestazioni prese alloggio fuori città, nella chiesa di San Fabiano, dove gli fu messa a disposizione una casa. La chiesa di San Fabiano, proprietà della Curia reatina, era officiata da un prete privo di risorse economiche. A Francesco fu offerta un'abitazione nei pressi della vigna del prete. Gli storici collocano il soggiorno di Francesco nel Santuario tra il settembre e l'ottobre del 1225. Al Santuario sono legati due importanti episodi: il miracolo dell'uva e la composizione del Cantico delle Creature.

Il miracolo dell'uva si lega alla grande massa di fedeli che affluivano a San Fabiano per onorare Francesco. I pellegrini rovinarono completamente la vigna annessa alla chiesa, unica fonte di sostentamento del povero prete che ospitava il Santo. Per risarcirlo Francesco promise un abbondante raccolto; così, quando vi fu la vendemmia, dai pochi grappoli raccolti uscì una quantità straordinaria di vino.

Al Santuario si connette soprattutto la composizione del Cantico delle Creature, che proprio durante questo soggiorno sarebbe stato composto. La critica tende ad assegnare il luogo di stesura del Cantico a San Damiano.
Nonostante ciò, i luoghi splendidi e ricchi di una natura rigogliosa che si trovano nei pressi del Santuario La Foresta, sembrano la cornice ideale per l'ispirazione di quelle intramontabili parole.

La storia del Santuario
La chiesa esistente all'epoca della sosta di San Francesco era dunque la chiesa di San Fabiano, di cui si hanno notizie fin dall'XI sec. Solo successivamente fu eretta la chiesa di Santa Maria della Foresta. Il Wadding, grande storico dell'Ordine francescano operante nel XVII sec., riporta la notizia della consacrazione di questo secondo edificio da parte di Gregorio IX nel 1217. In realtà la prima citazione documentaria di Santa Maria risale al 1319. Agli inizi del XIV sec. il complesso subì radicali trasformazioni, la chiesa di San Fabiano fu inglobata in una più ampia. Nel XV sec. fu costruito un convento con chiostro, quando il convento passò alla congregazione dei Clareni, riforma interna all'Ordine Francescano promossa da Angelo Clareno su basi spiritualiste. I Clareni lasciarono il convento sotto il pontificato di Pio V (1566 - 1572). Alcuni anno dopo (1584) il Santuario passò nelle mani degli Osservanti, il movimento nato in seno all'Ordine Francescano e affermatosi nel XV sec. ad opera di San Bernardino da Siena e San Giovanni da Capestrano che spingeva a una vita ascetica rigorosa. Le trasformazioni più radicali degli edifici avvennero nel corso del Seicento. Nel 1947 un restauro ha individuato e ripristinato la chiesa di San Fabiano, fino ad allora occultata dalle costruzioni successive.

I luoghi e l'arte
La strada che conduce al santuario è costeggiata da edicole erette nel 1950 con piastrelle maiolicate che illustrano la Via Crucis. L'edicola più vicina all'entrata del Santuario accoglie la raffigurazione della Madonna dell'uva, a ricordo del miracolo dell'uva qui compiuto da Francesco.
L'individuazione della chiesetta di San Fabiano è costata molti sforzi agli storici francescani, a causa dell'unione dell'edificio con il Santuario di Santa Maria della Foresta nel corso del Trecento. Quell'antica chiesetta che ospitò le preghiere di Francesco è oggi riconoscibile nell'edificio che si apre nel chiostro del convento. Dalla chiesa di San Fabiano si accede allo Speco, la suggestiva grotta in cui Francesco si ritirava in preghiera. La riscoperta della chiesa si deve al frate francescano Arduino Terzi e ai restauri da lui promossi nel 1947. All'interno, un tempo totalmente ricoperto da affreschi, si trovano ancora importanti dipinti improntati alla conoscenza della scuola pittorica romana di fine Duecento e alla conoscenza dei dipinti della Basilica di Assisi. Gli affreschi superstiti sono databili a cavallo tra XIII e XIV sec.
La chiesetta ospita anche la vasca del miracolo dell'uva, dalla quale sgorgò da pochi grappoli un abbondante mosto. Il cuore del convento è il piccolo e suggestivo chiostro del XV sec. impostato su pilastri ottagonali. Prima di entrare nel convento si può osservare il gruppo scultoreo dell'artista Lorenzo Ferri che ricostruisce la stesura del Cantico delle Creature, avvenuta secondo alcuni proprio nel Santuario La Foresta. Il Santo vi è raffigurato con suoi compagni: Angelo, Leone, Bernardo e Masseo.(www.camminodifrancesco.it)

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