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Tg1 Dialogo - Diario di un incontro con Papa Francesco

Era da tempo che avevamo chiesto ai collaboratori del Papa di poterlo incontrare. Il 5 gennaio ci comunicano che l'incontro con il Pontefice sarà venerdì 9 gennaio alle ore 12.00". La gioia è grande, il Papa ci riceve in udienza. Chiamo il padre Custode, Mauro Gambetti, per avvisarlo: sarà lui ad accompagnarci. La mattina del 9 gennaio alle ore 8.00 si parte da Assisi con il nostro pulmino. Andrea Cova imbraccia la macchina fotografica, Roberto Pacilio la rivista con un foglio e alcune domande per il Pontefice. Con loro gli altri componenti della redazione: Milena Gentili, Luisa Benevieri e Alessio Antonielli. Si parte per Roma. Una volta arrivati nella Capitale arriva anche il responsabile delle relazioni esterne dell'Eni che ci darà l'occasione di donare a Papa Bergoglio il volume fotografico della Rizzoli Il Saio Bianco realizzato grazie al loro impegno. A porta sant'Anna ad attenderci c'è padre Fabio Scarsato, il direttore de Il Messaggero di sant'Antonio che da tempo ci aveva chiesto di poter venire con noi a un eventuale incontro col Papa, per fargli dono della Bibbia Francescana. Varchiamo la porta. I nostri volti tradiscono l'emozione e la gioia, ma anche la consapevolezza della portata dell'incontro. A piazzale san Damaso ci attendono le guardie svizzere che ci accompagnano all'ascensore. L'addetto all'anticamera papale ci accoglie e ci spiega le logge del Raffaello. Prima di entrare nello studio del Pontefice varchiamo la stanza degli Ambasciatori poi quella della Consorte. Qui ci raggiunge il Prefetto della Casa Pontificia, Mons. Georg Gänswein che rimane a colloquio con noi fino all'incontro con il Papa in un clima di grande cordialità e simpatia. Uno dei segretari del Papa ci comunica le modalità del colloquio: ci sarà l'incontro con il Custode, la presentazione, la foto di gruppo e al termine una preghiera insieme. E così è stato. Il Papa chiede informazioni su ciascuno di noi, e ci incoraggia con un "buon lavoro a voi tutti". Tre sono stati i momenti dell'udienza: il saluto e una breve presentazione di ciascuno di noi, il pensiero dedicato ai lettori e la preghiera e benedizione insieme. Il saluto personale. Durante la presentazione, particolarmente emozionante non sono mancate battute, come quando Roberto chiede a papa Francesco un'intervista e io gli dico: "Padre Santo i ragazzi azzardano"! - e Papa Francesco -"Dovete arrangiarvi con questa gente (riferendosi ai segretari) sono loro che comandano la vita del Papa!" E Roberto incalza: "Padre Santo, ci lascia un messaggio per i nostri lettori?". Ma anche quando il Custode presenta Milena come responsabile dell'economia della redazione il Papa risponde con un sorriso: "Lei ha il potere!". Oppure quando Andrea dice di essere "l'incubo del Custode", il tutto misto momenti di forte emozione. Al termine quel "Buon lavoro" da parte del Papa a tutti noi, incoraggiandoci ad andare avanti. Ci sono stati anche momenti di squisita tenerezza, come quando il Custode fa notare che Milena sta per partorire e Papa Francesco decide di benedirla con le mani poggiate sul pancione. Il pensiero dedicato ai lettori Roberto, facendo notare al Pontefice che la rivista arriva nelle carceri, nelle scuole ed è tradotta anche in braille per non vedenti, chiede un pensiero dedicato ai lettori e Papa Francesco ha così risposto: "Una benedizione a tutti e che non si dimentichino che Dio è buono. E la bontà è contagiosa, non è una malattia contagiosa, è una cosa buona, ma contagiosa. Abbiamo bisogno in questo mondo di contagiare bontà". Preghiera e benedizione Al termine dell'incontro il Papa ci ha invitato a pregare insieme con un'Ave Maria alla madre di Gesù e ci ha donato la sua benedizione nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo. L'invocazione a Maria non è un fatto casuale, è l'amore di papa Francesco per la Vergine, ma riprende anche quell'amore di san Francesco per la Madre di Dio con una consapevolezza che Dante Alighieri così esprime nella Divina Commedia: "Donna, sei così grande e hai così grande valore che, se uno vuole una grazia e non ricorre alla tua intercessione, è come se il suo desiderio volesse volare senza le ali. La tua benevolenza non solo risponde a chi la domanda, ma molte volte anticipa spontaneamente la richiesta."

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