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TG1 DIALOGO, L'ATTUALITA' DEL PENSIERO FRANCESCANO

Molti sono gli elementi che caratterizzano la società attuale e molte delle difficoltà che oggi viviamo sono le stesse che Francesco, il poverello d'Assisi, più di 800 anni fa ha incontrato nel suo cammino di fede e di vita. La sua lungimiranza, la sua accoglienza, il suo altruismo sono d'esempio ancora oggi, in una società che è divenuta cieca e sorda alle richieste di chi non trova spazio a causa della nostra indifferenza. Francesco aveva immaginato per se stesso e per i suoi contemporanei una società diversa, a misura d'uomo e specchio del Divino. Francesco e il suo esempio affascinano ancora oggi, ne sono testimonianza anche le visite di alcune delle personalità giunte "pellegrine" alla Basilica, affascinate dalla figura del Santo: "Il mio impegno politico e civile deriva dal messaggio di san Francesco", Bob Jr. Kennedy; "L'umanità e la spiritualità di Francesco pervade l'intera città" Patti Smith; "Questa Basilica ha i colori della risurrezione", Bruce Springsteen; "Voi francescani avete un compito importante all'interno della chiesa e della società" Robert McNamara. "Wow! Saint Francis!" Oprah Winfrey. Ognuna di loro ha lasciato viva nella memoria una frase, un ricordo sul perché si sono avvicinati a Francesco, il poverello d'Assisi. Dall'America 1.542.843 sono gli accessi mensili al nostro portale web, migliaia gli abbonati alla rivista. Praticamente non definibile il numero degli americani, tra singoli e gruppi che giungono in visita alla tomba del Santo, mischiati ai 6 milioni complessivi annui. Queste le cifre indicative di persone che cercano e vogliono dialogare con Francesco, a dimostrazione di quanto alta sia l'attenzione verso Assisi. Francesco, dopo essere stato il primo vero "ambasciatore", non di uno stato, ma di una visione del mondo e della vita, continua oggi a ricevere visite che testimoniano l'amore e la necessità delle sue parole e del suo esempio. Il Santo, oggi, si fa nuovamente ambasciatore del suo messaggio con una mostra storica che si terrà dal 17 novembre al 6 gennaio. Nella "Grande Mela" - città di oltre 18 milioni di abitanti, con più di 50 milioni di persone che gravitano nella metropoli saranno esposti alcuni pezzi unici del fondo antico dell'archivio del Sacro Convento, tra cui il Codice 338 dove è conservato il "Cantico delle Creature", il più bell’inno alla vita, alla pace e al rispetto per ogni cosa che ci circonda. La più bella visione del mondo. La testimonianza di san Francesco vuole arrivare in una città difficile, ma che nasconde un forte desiderio di Dio: inconsciamente i grattacieli rivelano, non solo la forza, ma anche l'aspirazione a raggiungere il Divino, con la mente, con il cuore, con la volontà...con la responsabilità. E per superare questa drammatica situazione non c'è bussola migliore che il "Cantico" dell'assisiate, segnato dall'accoglienza e amore verso il prossimo. Probabilmente San Francesco oggi, accanto alla Statua della Libertà avrebbe voluto costruire una statua della "Responsabilità" per una città, e più in generale un mondo, che sembra aver dimenticato la consapevolezza e il peso delle nostre azioni per l'intera società. Il messaggio francescano nella sua attualità ha oggi, dal 13 marzo 2013, una nuova cassa di risonanza. La sua necessità è divenuta reale grazie all'elezione di papa Bergoglio, il pontefice "venuto dalla fine del mondo" che ha voluto scegliere il nome di Francesco perché "l’uomo della povertà, della pace, un uomo che ama e custodisce il creato". Vorrei iniziare proprio da questi tre elementi per spiegare come il messaggio di colui che è stato definito l'Alter Christus sia in grado di rispondere a molte delle domande che ci poniamo oggi.

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