Tg1 Dialogo puntata Numero 7 - Stupite tutti incontratevi

In Italia c�è la più antica comunità ebraica d�Europa. Si hanno notizie della presenza di ebrei a Roma fin dal 200 avanti cristo. Lo stesso Giulio Cesare rispettava l�osservanza delle feste ebraiche. Per secoli gli ebrei sono stati perseguitati e rinchiusi nei ghetti. Soltanto l�epoca moderna, col risorgimento, ha visto l�abolizione dei ghetti e la parità con tutti gli altri cittadini italiani. Ma la persecuzione è continuata ancora con le leggi razziali fasciste e la deportazione nazista: con la shoah. Era sabato il 16 ottobre 1943, sabato non a caso. A Roma, all�alba i nazisti catturarono nelle loro case 1022 ebrei, tra cui circa 200 bambini. Giunsero ad Auschwitz il 22 ottobre, soltanto 17 riuscirono a sopravvivere e così avvenne nelle altre città: da Milano, da Trieste partirono i treni per Auschwitz. Il l 9 ottobre 1982, un commando di terroristi palestinesi ha assaltato la sinagoga di Roma con mitra e bombe a mano causando la morte di un bambino di due anni e il ferimento di 35 persone. LA NASCITA DI UN DIALOGO Giovanni Paolo II è riuscito ad iniziare un vero dialogo chiedendo perdono per le colpe della chiesa e visitando la sinagoga di Roma il 13 aprile 1986, accolto dal rabbino capo Elio Toaff. Nel suo discorso ha definito gli ebrei: �� i nostri fratelli prediletti e, in un certo modo, si potrebbe dire i nostri fratelli maggiori�. Una visita di cui Giovanni Paolo II si è ricordato anche nel suo testamento citando ancora il rabbino capo Elio Toaff. Il 17 gennaio del 2010 Benedetto XVI ha visitato la sinagoga di Roma, ha reso omaggio alle vittime della shoah e ha fatto compiere un altro tratto di strada al dialogo tra ebrei e cattolici: un dialogo che vive in Italia momenti importanti per tutto il mondo. <embed src="videogallery/dialogo7/dialogo7.swf" quality="high" pluginspage="http://www.adobe.com/shockwave/download/download.cgi?P1_Prod_Version=ShockwaveFlash" type="application/x-shockwave-flash" width="320" height="277"></embed>