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Tg1 Dialogo puntata numero 93: Donare gli organi, salvare una vita GUARDA IL VIDEO

<b>Perché donare i propri organi e tessuti?</B> La possibilità di trapiantare organi e tessuti prelevati da una persona deceduta ad un’altra che ha necessità di essere curata è una grande opportunità: attraverso il trapianto è possibile salvare e migliorare la qualità di vita di molti pazienti. <br><br><b> Quali organi e tessuti possono essere donati?</b> ORGANI: cuore, reni, fegato, polmoni, pancreas e intestino. TESSUTI: pelle, ossa , tendini, cartilagine, cornee, valvole cardiache e vasi sanguigni. <br><br><b> Quando avviene la donazione di organi?</B> Solo dopo che è stato fatto tutto per salvare il paziente, ma il cervello non funziona più e non potrà mai più funzionare a causa della completa distruzione delle cellule cerebrali; quando cioè sia stata accertata la morte encefalica, o morte cerebrale, stato definitivo irreversibile.</B> <br><br><b> Come fanno i medici a stabilire che una persona è morta?</B> La morte è causata da una totale assenza di funzioni cerebrali, dipendenti da un prolungato arresto della circolazione per almeno 20 minuti, o da una gravissima lesione che ha colpito direttamente il cervello. In questi casi, detti di "morte cerebrale", i medici eseguono una serie di accertamenti clinici per stabilire, per un periodo di almeno 6 ore consecutive, la contemporanea assenza di: a) riflessi che partono direttamente dal cervello, b) reazioni agli stimoli dolorifici, c) respiro spontaneo, d) stato di coscienza e) qualsiasi attività elettrica del cervello (elettroencefalogramma piatto). <br><br><b> La morte può essere accertata da un solo medico?</B> No, in ogni caso gli accertamenti devono essere effettuati da una commissione di 3 medici (un medico legale, un rianimatore ed un neurologo), registrati e ripetuti almeno 3 volte nel periodo delle 6 ore. <br><br><b> In una persona morta il cuore può battere ancora?</b> Si, la morte di una persona è determinata esclusivamente dalla morte del cervello, indipendentemente dalla funzioni residue di qualsiasi organo. Per questo motivo in un soggetto deceduto in condizioni di "morte encefalica", se si mantiene una ventilazione meccanica, il cuore può battere per alcune ore. La donazione di organi può essere effettuata solo in questi casi. <br><br><b> Che differenza c’è tra morte cerebrale e coma?</B> Nella morte cerebrale tutte le cellule cerebrali sono morte e non è possibile rilevare alcuna attività (vitale). Nel coma il paziente è vivo, anche se la coscienza è assente; i riflessi sono presenti, l’attività elettrica è rilevabile, così come la risposta agli stimoli dolorifici. Il paziente in coma viene curato, spesso con ottimi risultati, e riprende una vita normale. <br><br><b> E’ possibile confondere il coma con la morte cerebrale?</B> No, le procedure diagnostiche consentono di escludere (con sicurezza) questa possibilità. <br><br><b> E’ possibile decidere a chi verranno trapiantati i propri organi dopo la morte?</B> No, gli organi vengono assegnati ai pazienti in lista di attesa in base alle condizioni di urgenza ed alla compatibilità clinica ed immunologica del donatore con le persone in attesa di trapianto. <br><br><b> I pazienti pagano per ricevere un organo?</B> No, è illegale comprare o vendere organi umani: la donazione è sempre gratuita ed anonima. I costi del trapianto sono a carico del Servizio Sanitario Nazionale. <br><br><b> Come vivono i trapiantati?</B> Rinascono! Riprendono a lavorare, viaggiare, fare sport.Riprendono a vivere, dopo essere stati gravemente ammalati e, spesso, vicini alla morte. I soggetti in età fertile possono avere figli, le giovani donne trapiantate possono portare a termine una gravidanza. Ormai i casi di rigetto sono sempre più rari e controllabili dalla terapia farmacologia.

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