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TG1 DIALOGO Santa Rita, una testimonianza di tenacia e umiltà

Una donna che nella tenacia della testimonianza di fede trasformò le persone che aveva accanto, a partire dal marito, uomo dal carattere rude. Santa Rita nacque a Roccaporena, presso Cascia in provincia di Perugia nel 1381.

Sentì la vocazione alla vita religiosa fin da piccola ma fu costretta a sposarsi con un uomo di Cascia, brutale e violento, al quale si sottomise con umiltà. E proprio la sua dolcezza alla fine fece breccia nel cuore del marito, il quale, però, fu vittima di una vendetta. Quando i figli giurarono che avrebbero riscattato con la violenza la morte del padre, Rita fece di tutto per dissuaderli, ma solo la morte per malattia li fermò. 

Ritiratasi nel monastero delle Agostiniane di Santa Maria Maddalena, prima di morire nel 1447 (o forse 1457), ricevette una stigmate sulla fronte.



SANTA RITA, LA SANTA DELL'IMPOSSIBILE

La solennità di Santa Rita si celebra il 22 maggio e coinvolge ogni anno un gran numero di pellegrini: almeno un milione di persone accorrono sul "colle della speranza" - così è chiamata Cascia - e confidano nella sua intercessione per superare gli ostacoli della vita. Soprattutto gli infermi, ma non solo, giungono da ogni angolo della terra per pregare sull'urna della santa e trovare quell'ascolto di cui particolarmente nella sofferenza si ha bisogno. 


Nella figura di Rita da Cascia si riconoscono infatti un po' tutte le categorie sociali: fu donna, moglie, madre, infine monaca e stigmatizzata, per questo è tra i santi più venerati al mondo e viene denominata anche la "Santa del popolo". A testimoniare l'importanza del suo culto internazionale, ogni anno in occasione della Festa una città scelta tra tutti i continenti si unisce a Cascia in un gemellaggio di fede. Cornice delle grandi  celebrazioni, se non addirittura protagonista, è anche il contesto paesaggistico e storico, che fa della Valnerina una terra di santi: un viaggio nella regione che ha dato i natali anche a san Benedetto da Norcia, patrono d'Europa, a san Francesco e a santa Chiara, è sempre un'esperienza dell'anima. 


Annualmente il borgo di Cascia rivive la tradizione della sera in cui furono in tanti ad accorrere al monastero di santa Rita per accompagnarla nel suo ritorno in cielo: migliaia di fiammelle accese creeranno uno spettacolo unico, mentre il tedoforo giungerà con la fiaccola e accenderà il tripode. Il corteo storico rievoca la vita della santa; seguirà il solenne Pontificale in suo onore e la commovente benedizione delle rose, con la folla di pellegrini che alzeranno al cielo i fiori per raccogliere più Grazia possibile dalla benedizione fatta dal celebrante e portarla a casa per condividerla la sera in famiglia.




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