INAUGURAZIONE della “VIA CRUCIS” di Pippo Madè
Si è tenuta il 20 marzo presso la Basilica Superiore del
Sacro Convento di Assisi, l'inaugurazione della “Via Crucis”
di Pippo Madè, pannelli in maiolica su pietra lavica
di Sicilia.
Le 21 stazioni della “Via Crucis” sono istallate nel Chiostro
dei morti, recentemente restaurato dopo i danni del terremoto
del 1997.
Lo spazio, contiguo al Giardino dei novizi diventa così il
luogo silenzioso e appartato, dove il pellegrino può immergersi
nella meditazione e contemplazione della passione
del Signore, nel percorso di fede e di amore lungo
le stazioni del Madè.
L'unicità dell'opera è costituita soprattutto dalle stazioni
aggiunte al cammino doloroso di Gesù. A differenza
delle tradizionali rappresentazioni della Via Crucis, quest'opera
ne propone ventuno.
Ogni lastra pesa più di 100 chilogrammi e nel pannello
inerente la resurrezione di Cristo il peso raggiunge addirittura
i 220 chilogrammi.
All'incontro hanno partecipato il Padre Custode del
Sacro Convento di Assisi, Giuseppe Piemontese, Padre
Vincenzo Coli, già Custode del Sacro Convento, Adriana
Mastrangelo, Storica dell'Arte, Tommaso Romano, Critico
dell'Arte. Il convegno è stato moderato da Rosario Lo
Cicero.
Tra le autorità presenti l'On. Francesco Cascio, Presidente
dell'Assemblea Regionale Siciliana, Fabrizio Felice Bracco,
Presidente del Consiglio Regionale Umbria, e Giovanni
Avanti, Presidente Provincia Regionale Palermo.
In Basilica Inferiore, c'è stata la Benedizione della “Via
Crucis” animata dalla Corale Polifonica “San Sebastiano”
della Polizia Municipale di Palermo diretta dal M Serafi
na Sandovalli. Presenti all'evento circa 500 pellegrini
siciliani e le autorità locali.
L'evento è stato trasmesso in diretta on-line sul nostro
sito www.sanfrancescopatronoditalia.it che ha registrato
un boom di accessi (oltre 20.000) in poche ore.
Così l'artista Pippo Madè ha commentato la sua opera:
«Questa Via Crucis è unica al mondo.
Tutto il progetto è rivolto
a Dio. Viene rappresentata la Gerusalemme celeste che simboleggia
il ventre di nostra madre, quel “posto” da dove tutti noi
partiamo e dove tutti noi speriamo di tornare».
di Roberto Pacilio
Commenti dei lettori
NON CI SONO COMMENTI PER QUESTO ARTICOLO
Lascia tu il primo commento
Lascia il tuo commento
la cripta
di San Francesco
Rivista
San Francesco