Svelato l'ultimo mistero di Giotto
di Francesca Giuliani
di Redazione onlineC'è un Giotto sconosciuto dietro il ciclo pittorico della “Leggenda francescana” ad Assisi: nella magnifi ca narrazione per immagini, la cosiddetta Bibbia dei poveri che decora la Basilica Superiore della cittadina umbra, si possono leggere nuovi particolari, testi fi nora mai visti, accostando la lente d'ingrandimento ad alcuni dettagli, a immagini apparentemente minime che svelano notizie decisive dal punto di vista storico, fi lologico, iconografi co. A cominciare dalla scritta, in lettere capitali gotiche, che papa Innocenzo III porge srotolandola a Francesco su un cartiglio: ma l'incontro tra il Poverello di Assisi e il pontefi ce avviene nel 1209,quando la Regola è ben lontana dall'essere approvata. Il testo evidenziato è quello della Regola che riceverà la benedizione di papa Onorio III molto dopo, cioè nel 1223, a sancire l'inizio uffi ciale dell'esistenza dell'Ordine francescano e che inizia “Talis est regula et vita minorum fratrum...”. uno dei colpi di scena individuati da Chiara Frugoni, docente medievista e forse la maggiore studiosa di Francesco, nel suo volume “Le storie di San Francesco - Guida agli affreschi della Basilica Superiore di Assisi” in cui scena per scena, si chiosano le “favole” giottesche, si rileggono tutti i testi che commentano ciascun quadro del ciclo, trascrivendoli e reinterpretandoli. Si scopre così una sequenza di complicatissime storie nelle storie, di immagini create in una stratifi cazione infi - nita di simboli, per lo scopo ultimo di glorifi care l'ordine francescano oltre che il suo fondatore, in particolare nel momento del papato di Niccolò IV, primo pontefi ce appartenente all'ordine, dal 1288 al 1292. Un ciclo pittorico concepito a partire dall'abside per poi tornarvi girando intorno alla navata, perch da lì faceva ingresso il Pontefi ce. Ancora, un dettaglio dà il senso ultimo e celebrativo degli affreschi della Basilica superiore: nella scena “La liberazione dell'eretico pentito” dovuta all'intervento dal cielo di san Francesco, il prigioniero fuoriesce da una colonna coclide, citazione medievale della colonna Traiana. Ma il vescovo che testimonia il miracolo altri non è che Giacomo Colonna, della potente famiglia protetta da Niccolò IV, ciò che spiega l'allusione con lo strano edifi cio a colonna, appunto. Dunque, il ciclo di Giotto celebra Francesco ma implica anche l'importanza dell'Ordine e quella del Pontefi ce, essendo destinato ai frati mentre il ciclo della Basilica Inferiore era rivolto ai fedeli. Del volume di Chiara Frugoni (Einaudi) si è parlato venerdì 26 novembre nella Basilica Superiore di San Francesco in un incontro con l'autrice, Antonio Paolucci e Franco Cardini. «Un appuntamento ha commentato padre Giuseppe Piemontese che è un momento di approfondimento per gustare attraverso l'arte la via della bellezza che conduce sulle strade di Dio indicate da Francesco». Il primo evento, andato in diretta su repubblica.it, che vedrà una serie di incontri dal titolo “Conversazioni in Basilica”, in collaborazione con l'associazione Oicos rifl essioni.
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