XXXIV ASSEMBLEA GENERALE: Stuoie un anno dopo
Dall'1 al 6 marzo si sono riuniti ad Assisi
i Ministri Provinciali delle quattro
famiglie francescane (Frati Conventuali,
Minori, Cappuccini e Terz'Ordine
Regolare) per l'annuale assemblea
generale. Tema della rifl essione
assembleare “L'eredità del Centenario:
con Francesco per evangelizzare nella storia”.
I 55 ministri provinciali hanno
affrontato il tema con la relazione
dell'ex Ministro Generale dei frati minori
padre Giacomo Bini.
Di particolare
interesse la tavola rotonda su tre
esperienze signifi cative di evangelizzazione
che i francescani portano avanti
in Italia: l'evangelizzazione di strada
con gli zingari e i cinesi nella città di
Prato; la mensa dei poveri de “l'opera
San Francesco di Milano”; e i linguaggi
della comunicazione come modalità
di evangelizzazione portata avanti dai
frati del “Messaggero di Sant'Antonio”.
L'EREDIT DEL CENTENARIO:
EVANGELIZZARE
Evangelizzare: è l'imperativo carismatico
che i frati francescani, fi gli di San
Francesco, hanno raccolto dall'eredità
delle celebrazioni per l'VIII Centenario
dalla fondazione dell'Ordine tenutesi
lo scorso anno. Sono trascorsi già
ottocento anni da quando San Francesco
si recò da Papa Innocenzo III per
aver approvata la Regola (1209) e così
iniziare il cammino delle fraternità.
Da diversi anni si parla di “nuova evangelizzazione”
verso tutti, cioè verso un
mondo scristianizzato e secolarizzato
che ha perso il senso dei valori fondamentali
della convivenza umana e
di un sano equilibrio nei rapporti.
Un
mondo che va rievangelizzato dopo il
primo annuncio ricevuto da piccoli
(per chi ha studiato il catechismo) con
nuove metodologie e nuovi approcci
nel porgere la Parola.
Occorre riqualifi care con mezzi e
strumenti che siano in grado di incidere
profondamente nelle coscienze una
nuova “pastorale dell'annuncio” e una
“prassi evangelica” più vicina ai segni
dei tempi. Il primato dell'evangelizzazione
ha caratterizzato l'azione pastorale
della chiesa dopo il Vaticano II.
sempre forte l'invito rivolto anche a
noi francescani dopo la celebrazione
del Centenario delle Origini: passare
da una pastorale di conservazione e di
difesa ad una pastorale missionaria e
di annuncio.
necessaria oggi una corale
disponibilità nel promuovere con
fantasia spirituale e creatività coraggiosa,
una nuova inculturazione del
Vangelo nel vissuto quotidiano.
Viene da chiederci: “veramente oggi siamo
incisivi e riusciamo a toccare il cuore
dell'uomo?”. Quanto spreco di energie
all'interno del nostro piccolo mondo
che coltiviamo giornalmente nelle sacrestie,
mentre fuori il nostro “recinto”
c'è molta gente che attende un forte
annuncio! Siamo tutti chiamati a rivedere
la nostra evangelizzazione e se
occorre qualche cambiamento di rotta,
non c'è tempo da perdere.
Come fi gli di Francesco e dopo l'esperienza
del Capitolo Internazionale
delle Stuoie tenuto in Assisi lo scorso
anno, siamo chiamati a riposizionare
le nostre coordinate di una evangelizzazione
che sia fortemente motivata a
servizio di questo tempo e di questa storia
che scriviamo nel calendario quotidiano
nel nostro impegno pastorale.
di Paolo Fiasconare
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