I Padri Cappuccini. Nella terra di Padre Pio e San Michele

Viaggio tra i Cappuccini nel Sud Italia /5

di Gelsomino Del Guercio

San Giovanni Rotondo, Monte Sant'Angelo, sono tra i luoghi della più alta spiritualità francescana. Qui i Cappuccini della Provincia Sant'Angelo-Padre Pio, gestiscono, tra gli altri, il santuario di San Pio e la grotta di San Michele Arcangelo.

La Provincia di estende tra il foggiano, parte del beneventano e il Molise: la data di nascita è attestata nel 1555 sotto la spinta di padre Lorenzo da Viterbo e padre Eusebio d’Ancona.

LA MASSIMA ESPANSIONE

Col passare degli anni, si legge su cifis.org, i superiori dell’ordine ritennero conveniente distribuire i conventi in tre custodie affidate alla protezione degli arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele. Le custodie, sorte anche qui per un migliore servizio alle fraternità, si meritarono la sistemazione definitiva dal p. generale, Erardo di Radkersburg con decreto del 7 gennaio del 1779. A metà ‘700 la provincia raggiunse il numero più alto di religiosi.

RISCHIO ESTINZIONE

La ripresa dopo la soppressione murattiana fu notevole fino al 1866, dal qual anno, a motivo della soppressione voluta dal governo sabaudo, mancò poco che la presenza cappuccina andò man mano esaurendo. La provincia nel 1892 divenne commissariato generale. Sotto la spinta del p. generale, Bernardo d’Andermatt, con l’affidamento nel 1894 del noviziato di Morcone ai padri Toscani ed il completamento della formazione dei giovani professi nei luoghi di studio di Bologna e di Toscana, in meno di dieci anni la provincia, specie per l’impulso dato in tutti i campi dal p. commissario, il p. Pio Nardone da Fragneto, ebbe la sua seconda nascita nel marzo 1903.

LA RINASCITA E PADRE PIO

In quell'anno gli venne restituito il titolo e le funzioni proprie di ogni provincia. La restaurazione in conventi e religiosi andò di pari passo con la presenza e le vicissitudini di san Pio da Pietrelcina, il santo cappuccino che più di tanto ha dato slancio, nel corso del '900 al culto francescano in Italia.

Gelsomino Del Guercio

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