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Non sono una Santa

di Redazione online



Gentilissimo padre direttore,

con affetto voglio rinnovare il mio abbonamento alla Rivista che mi mandate mensilmente, passo le ore più belle della giornata quando la leggo. Ho constatato che i Santi non si lamentavano quando avevano forti diffi coltà e che più si soffre più si offre a Dio. La maggior parte della gente appena arrivano delle sofferenze, non prega più e questo non è giusto davanti a Dio. Soffro di diverse malattie, come l'artrite o la psoriasi, come mi devo comportare di fronte al Signore? Credo che San Francesco abbia sofferto più di me e quel suo soffrire, lui lo amava e lo offriva a Dio di vero cuore. Io non sono una Santa e vorrei aiuto per le mie sofferenze. Se lei potesse pregare per me le sarei grata.
La ringrazio di cuore!

Maria Vitocco da Grasmere, Australia


Carissima Maria,
che ci scrivi dalla lontana Australia, noto con simpatia che la nostra Rivista non la sfogli, ma la leggi! e che essa ti aiuta ad occupare alcuni momenti della tua giornata. Per quanto riguarda la preghiera l'abbiamo già fatta e continueremo a pregare per te, perch tu possa offrire al Signore quello che vivi. La constatazione che facevi, di come molte persone davanti alla sofferenza non preghino più, a volte è vera, altre volte invece diventa un'occasione per avvicinarsi a Dio. Penso alle numerose lettere che ci arrivano dalle sedi penitenziarie, dalle persone che hanno aperto il loro cuore al Signore nei momenti diffi cili. Capita anche quello che tu dicevi, che dinanzi alle prove si pone una domanda cruciale: ma Dio dov'è? Se Dio è buono perch premette tanto male? Ti rispondo con le parole di Mons. Vincenzo Paglia «Dio sta accanto a tutte le genti che cercano consolazione e conforto. So bene cosa vorremo chiedere a Dio: le domande “dove sei... perch non hai impedito quanto è accaduto?”. anche giusto farcele ma ad una condizione... che se ne facciano anche altre. Non c'è dubbio aggiunge ancora che la fede non sia un sentimento che sorge spontaneo. La fede è la risposta ad una chiamata che passa attraverso le parole degli uomini e i fatti. Ecco perch di fronte alle forze del male, la fede combatte la sua battaglia. La vicinanza fraterna è un argine indispensabile per drenare la corsa del principe del male, per frenare il suo spirito distruttivo». Domande lecite quindi.

Un fraterno saluto di Pace e Bene.



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