Ricordando papà
di Redazione online
Caro p. Enzo,
sono già trascorsi 2 mesi dalla morte di papà, vorrei sapere da lei quale dovrebbe essere il migliore atteggiamento per ricordarlo sempre e per vivere nel modo migliore dopo una tragedia simile. Come le scrissi recentemente, vivo insieme alla mia mamma Maria e a mia sorella Cinzia; non abbiamo molto denaro, in più, nella mia vita, ho conosciuto solo e sempre tragedie, sono stato molto male. Unico nota positiva, l'essere circondato dai miei, che mi sostengono. Preghi per me, per mia mamma Maria e per la mia famiglia comprese 3 deliziose nipotine di cui 2 a breve faranno la Prima Comunione.
Suo Aff. mo.
Luigi Raimondo Pomo
Carissimo Raimondo,
il lutto nella nostra vita è una pagina che prima o poi siamo chiamati a scrivere dopo la morte di un proprio caro, amico o conoscente L'atteggiamento migliore è quello di comprendere con lo sguardo della fede, quando i nostri cari intercedono per noi presso l'altare di Dio. Il balsamo che può lenire la ferita e il dolore per la perdita del tuo caro babbo è la preghiera, quella personale, quella comunitaria con la celebrazione eucaristica ed anche una buona direzione spirituale. Quello che tu sottolinei, che come unica nota positiva vedi l'essere circondato dai tuoi cari che ti sostengono, rappresenta la base per affrontare la vita e saper ricominciare con “un'assenza” che diventa presenza nella fede e nella comunione con la chiesa celeste. Da parte nostra ti assicuriamo la preghiera e l'affetto.
Un saluto francescano di pace e bene.
Redazione online
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