Sarò messo in lista di mobilità
di Redazione online
Caro Padre Enzo,
chi vi scrive è un affezionato amico, di 46 anni, che non perde occasione di immergersi, da anni, ogni giorno, nella lettura della rivista da lei così ben diretta, per cercare poi di portare nel proprio vivere quotidiano le perle di saggezza che si apprendono leggendo con cuore aperto le vostre generose testimonianze.
Sono anche un assiduo frequentatore, almeno due volte all'anno, dell'oasi di pace di Assisi, che si staglia nel frenetico mondo attuale con la sua serenità e pace che trasmette a chi,come me, vi giunge in cerca di momenti di riflessione interna e di recupero dei veri valori dell'uomo, che solo in questo luogo si riescono ad incamerare e a far entrare nello spirito.
Mi permetto di scriverle perch, come tanti in questo momento storico, sto attraversando una fase della vita alquanto difficile, ma con ciò cerco di vedere come un' insegnamento e come una possibilità questa prova che Dio ho voluto pormi sul mio cammino.
Purtroppo, dopo 30 anni di onorata e continua vita lavorativa in ambito amministrativo-contabile, la mannaia della crisi a fatto capolino anche nella mia sfera professionale e di conseguenza dal mese di giugno sarò messo in lista di mobilità dalla mia Azienda.
Comunque, avendo ben chiaro, che ogni prova della vita, porta in s un' insegnamento e magari delle nuove opportunità in ambiti magari mai esplorati prima, le confesso che non è mia intenzione stare a piangermi addosso e a rendere la vita di mia moglie e dei miei figli una valle di lacrime.
E' mia volontà, in questo appoggiato dai miei splendidi cari famigliari, sfruttare questa mia, spero momentanea situazione, e di fare quello che per 30 anni non ho potuto fare perch preso dal lavoro e dagli altri obblighi di un padre.
Io verrò ad Assisi, con la mia famiglia dal 2 giugno, e sarò pellegrino, come sempre presso il Monastero di san Giuseppe in Via S. Apollinare, e in quell'occasione sarebbe mio desiderio, e in questo mi permetto chiederle un' aiuto particolare, parlare con qualche persona a cui prospettare la mia volontà di sfruttare questo periodo di “inattività forzata” per restare ad Assisi per donare e prestare volontariamente la mia professionalità in ambito amministrativo o anche in altri ambiti che necessitino di un' aiuto.
La pregherei gentilmente, dall'alto della sua innata generosità, indicarmi a chi rivolgermi o a chi prospettare questo desiderio, di ricambiare con quel poco che posso, il tanto che Assisi con i suoi frati, le suore, la sua gente hanno donato a me e ai miei famigliari; vorrei poter sfruttare questa occasione “non voluta” ma accettata con serenità, e che io reputo comunque un'opportunità donatami da Dio, per poter mettermi gratuitamente a disposizione per chi più abbisogna.
La ringrazio anticipatamente, un' abbraccio sincero a tutti i frati di Assisi, con la speranza di avere la possibilità nella mia prossima venuta ad Assisi, di incontrarla e coronare così un grande mio desiderio.
Pace e bene, un cordiale saluto.
Enrico
Carissimo Enrico,
spero di incontrarti quando sarai in Assisi e spero soprattutto che il tuo desiderio di vivere questo momento difficile facendo dono prezioso del tuo tempo ingiustamente spento a causa della grave crisi che attanaglia le famiglie italiane, possa essere accolto.
Ed è bello constatare come non ti arrendi! Anzi, mi vengono in mente le parole di Francesco: “ ivi è perfetta letizia!”; Francesco è il Santo che dinanzi alla difficoltà sa trovare un occasione per trasformarla.
Spero che gli Assisani possano accogliere il tuo appello e che il tuo desiderio possa giungere a buon fine.
Un caro saluto di pace e bene.
p. Enzo
Redazione online
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