Troppa notte
Carissimo Padre fortunato,
sono David Pallotta, pellegrino e sempre più innamorato della vita di Dio ed della Madonna. Vorrei come per un dolce incantesimo trovarmi lì ad Assisi per conoscermi e per conoscerla.
Caro padre è da troppo tempo che non scrivo a qualcuno e che non mi confesso! E' un periodo incomprensibile è scesa “troppa notte”!Sento e vedo un mondo attorno a me sempre più scevro di valori; ho tanta voglia di vivere, di amare, di desiderare e con Dio e la Madonna crescere, percorrendo il percorso proprio come Gesù, suo figlio, a cui la morte sorrise!
Sono molto solo, non posseggo nulla!Ho perso il lavoro. Pur lavorando con il mio comune, questo non mi paga! Sì, mi vergogno perch ho impedimenti e malattie e soffro tanto. Ho il diritto di non vivere il disagio e di poter liberamente vivere nella luce di Dio, nostro Padre e nostra unica salvezza. Il Signore mi ha dato la vita, ma perch non dovrei ricevere anche io qualcosa? Se può segnalarmi in tutto e per tutto a 360, le sarei grato. Vorrei arrivare ad essere uomo di Dio, avere così almeno la possibilità di fare pellegrinaggi ma anche e soprattutto “ritiri spirituali” ad Assisi , Pavia, Lourdes, per chiedere giustizia , pace , bene e amore, alla Madonna.
Attendo sue notizie, non mi abbandoni anche lei!
Caro David ,
noto volentieri come dalla tua lettera emerga il desiderio di vivere innamorato della vita ma anche di affrontare le difficoltà che la vita, ingiustamente, propone. Un comune che non paga? eppure sono degli enti che hanno il dovere di retribuire giustamente chi si è prodigato.
Inoltre silenziosamente e dignitosamente poni sul tavolo del confronto la vergogna che spesso attanaglia la tua esistenza . Mi viene in mente un giovane che nel confrontarsi a un certo punto mi disse che era la prima volta che parlava del suo disagio; diventò rosso chinando il capo gli feci notare che “la stanza dove eravamo non era crollata” e quindi poteva tranquillamente, senza il timore di nessuno, parlare e confrontarsi. Fece un profondo sospiro dicendomi che si sentiva più libero. Quello che ti auguro allora è sperimentare questa libertà e spero che essa porti frutto nella tua esistenza e insieme a quella disponibilità, che manifesti a 360 , si possano aprire le porte di un possibile lavoro e per essere come tu dici, uomo di Dio.
In fine mi vengono in mente queste parole: “ non c'è mai stato inverno che non abbia mai visto la primavera e non c'è mai stata notte che non abbia visto la luce del giorno”.
Commenti dei lettori
NON CI SONO COMMENTI PER QUESTO ARTICOLO
Lascia tu il primo commento
Lascia il tuo commento
la cripta
di San Francesco
Rivista
San Francesco