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Vi racconto un pezzettino della mia vita


Mi chiama Matgorzata e vivo a Firenze.
Sono la madre di tre bambine: una ha 16 anni, la seconda ha 10 anni e l'altra ha solo 9 mesi. Purtroppo le mie piccoline hanno una malattia genetica, soffrono di epilessia. Vi racconto un piccolo pezzettino della mia vita sperando che potrete trovare qualche minuto per leggerla. Sono una donna polacca che cresce le mie tre figlie da sola. Come vi ho scritto all'inizio le mie bambine sono malate di epilessia e in più, da qualche giorno, ho saputo che la mia bimba di nove mesi potrebbe avere un cancro cronico. Il mondo mi è crollato addosso. Sto vivendo una situazione difficile ma non voglio essere egoista perch di sicuro c'è tanta gente che vive la mia simile situazione.
Allo stesso tempo non so proprio cosa fare sto cercando delle persone che mi possano capire, mi possano aiutare, parlarmi e spero di averle trovate. A maggio dell'anno scorso ho saputo di essere incinta; più volte avevo pensato di abortire perch non immaginavo la mia vita con tre bambine accanto. Avevo paura di non poter crescere la piccolina che stava per nascere ma alla fine ho deciso di tenerla perch non mi immaginavo di poter fare una cosa del genere! Non avrei mai potuto togliere la vita ad un piccolo essere umano che era dentro di me.
Verso ottobre ho perso il lavoro per via della gravidanza. Ultimamente sono seguita da un dottore sia per la mia epilessia che per la mia depressione. Sono in continua ricerca di lavoro ma come avrete già capito, è difficile a causa della mia malattia. D' inverno non ho neanche i soldi per comprare giacchetti e scarpe alle mie bimbe e le medicine di cui necessitano. In questo difficile periodo vi chiedo aiuto per far fronte alle spese!Certa di un vostro interessamento anticipatamente vi ringrazio.

Carissima Matgorzata,
non sei affatto egoista ma una madre che ama profondamente le sue figlie. E non solo ma ami anche la vita perch hai avuto il coraggio e la forza di rispettarla dentro di te. Il tuo grido di aiuto non solo lo raccolgo e lo porto all'attenzione della nostra comunità e dei lettori della Rivista ma io stesso mi farò mediatore con la Caritas diocesana di Firenze affinch tu possa avere il diritto e la dignità di vivere. Ti chiedo già di avviare i primi passi verso il parroco della tua chiesa, sono certo che non chiuderà la porta alla tua situazione.
Grazie per la tua testimonianza, è motivo di riflessione per l'uomo circondato e afferrato dalle superficialità. Ti auguro un buon cammino nella certezza. Come ci ricorda Gesù nel vangelo: “ a chi bussa sarà aperto”.



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