Il 27 ottobre ricorre il 38° anniversario dello Spirito di Assisi
Le iniziative in programma ad Assisi
di Andrea RossiIl 27 ottobre 1986, ad Assisi, si svolgeva l’incontro interreligioso voluto da papa Giovanni Paolo II che vide la partecipazione di tutti i massimi rappresentanti delle chiese cristiane, oltre che di sessanta rappresentanti di altre religioni, compreso il Dalai Lama. L’evento ebbe una rilevanza storica nel processo di instaurazione di un dialogo interreligioso e per l’impatto che ebbe sui conflitti in corso: per un giorno intero, infatti, quasi tutte le guerre in corso nel mondo si fermarono. Ogni rappresentante delle confessioni religiose ebbe modo di pregare per la pace all’interno della Basilica di San Francesco secondo il proprio rito. Papa Wojtyła coniò così l’espressione “Spirito di Assisi” per indicare la fraternità che aveva guidato l’incontro nella città serafica. Da allora, la memoria di quella giornata rimane viva e ancora oggi lo Spirito di Assisi ispira iniziative di dialogo e di pace in tutto il mondo.
Il cardinale Roger Etchegaray, Presidente dell’allora Pontificia commissione "Justitia et Pax", a dieci anni di distanza, scriveva:
«Assisi è stato il simbolo, la realizzazione di ciò che deve essere il compito della Chiesa, per vocazione propria in un mondo in stato flagrante di pluralismo religioso: professare l'unità del mistero della salvezza in Gesù Cristo».
Nel 2016, a trent’anni dall’incontro voluto da papa Giovanni Paolo II, 500 rappresentanti di diverse religioni, insieme a dodicimila pellegrini, si sono ritrovati ad Assisi dal 18 al 20 settembre per commemorare l’evento e rivivere lo Spirito di Assisi. Tra i partecipanti intervennero anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e numerosi intellettuali provenienti da tutto il mondo.
Alle tante attività che sono seguite all’incontro del 1986 hanno sempre collaborato anche i Frati Minori Conventuali, che nel 1989 hanno istituito il Centro Francescano Internazionale per il Dialogo. Il suo scopo è quello di lavorare per l’unità dei cristiani (ecumenismo) e di portare avanti lo “Spirito di Assisi” seguendo le orme di san Francesco.
«L’anniversario del 27 ottobre di ogni anno – ha dichiarato fra Giulio Cesareo, OFMConv, direttore dell’Ufficio comunicazione del Sacro Convento – è l’occasione per fare memoria non solo di un grande incontro mondiale, di cui le fedi religiose sono state il motore e il contesto. Ricordare il 27 ottobre 1986 significa anche rinnovarci nella certezza che la pace è una realtà estremamente importante e delicata da raggiungere: per questo abbiamo bisogno di pregare Dio e di vivere in fraternità tra noi e con tutti. È bello allora che il nostro vescovo, mons. Sorrentino, ogni anno presieda la cena del Signore nella Basilica di san Francesco in questo anniversario: la pace è qualcosa che sta a cuore alla Chiesa e, come già nel caso di san Giovanni Paolo II nel 1986, essa sa e sente che san Francesco - come già nei suoi molti viaggi nel tredicesimo secolo - è ancora oggi un alleato prezioso nel cammino di promozione della pace e della riconciliazione universale tra culture e religioni, tra credenti e non, tra occidente e oriente, tra nord e sud del mondo».
Il programma delle iniziative di quest’anno è molto ricco, e avrà inizio venerdì 25 ottobre alle ore 10.30 nella Sala della Spogliazione del palazzo vescovile di Assisi con un incontro di approfondimento con gli studenti, dal titolo “Lo Spirito di Assisi è giovane”. Dopo il videomessaggio di monsignor Domenico Sorrentino, vescovo delle diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno, ci sarà il dialogo con don Tonio Dell’Olio, presidente della Commissione spirito di Assisi. Sabato 26 ottobre dalle ore 8 alle ore 20 nella chiesa della Cittadella – Laudato sì preghiera continua per la pace. Domenica 27 ottobre alle ore 12, nella Basilica superiore di San Francesco, si terrà la celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo Sorrentino. Nel pomeriggio alle ore 17 nel Refettorietto della Porziuncola a Santa Maria degli Angeli è prevista la preghiera interreligiosa con la partecipazione dei membri di diverse tradizioni religiose.
«Nell’anniversario dello spirito di Assisi del 27 ottobre 1986 – scrive mons. Sorrentino nell’invito alla preghiera per il 38° anniversario –, non possiamo fare a meno di volgere ancora lo sguardo ai tanti conflitti armati in corso e a farci voce del dolore delle tante vittime che questi producono. Come donne e uomini di fede siamo chiamati ad adottare lo sguardo di Dio sull’umanità, sguardo che è sempre una volontà di pace. Per questo, come membri di tante religioni diverse, siamo chiamati a riaffermare il bene supremo della pace nelle nostre coscienze, nella preghiera e nelle nostre scelte, come avvenne in quello storico incontro di Assisi. Dobbiamo smascherare ogni tentativo strumentale di usare Dio e la religione per giustificare o addirittura motivare l’uso della forza e della violenza in tutte le sue espressioni».
Andrea Rossi
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