Il ciclo francescano della Basilica di Assisi e ‘Giotto nascosto’. Le scoperte in un libro
di www.portalecce.it
Ad annunciarlo è stato mons. Felice Accrocca, arcivescovo di Benevento, durante la presentazione di un altro suo libro, “Francesco ieri e oggi”.
Il libro, di prossima pubblicazione, è frutto delle ricerche condotte dal presule su alcune scene del ciclo francescano firmate da Giotto, a partire dalla scena 20, che nella basilica superiore di Assisi ritrae la morte di San Francesco lasciando intravvedere due volti nelle nubi .
Nella pittura in questione, “Giotto ha inaugurato la trasparenza”, il commento di Accrocca, anticipando di più di un secolo quello che dagli storici dell’arte è considerato il primo artista ad aver dipinto dei volti tra le nubi: Andrea Mantegna. Come nella scena 20, “anche nella scena in cui Giotto raffigura l’estasi di San Francesco, sulla base del racconto di San Bonaventura, nella nube che nasconde i piedi del santo sono nascosti altri quattro volti, tanti quanti sono i frati che affiancano Francesco”, l’altra scoperta di mons. Accrocca, secondo il quale la scena pittorica “potrebbe essere l’immagine della Trasfigurazione in controluce”.
Nella celeberrima scena della basilica superiore di Assisi in cui Giotto ritrae san Francesco e il Sultano, infine, “nascosto dietro al fuoco c’è un serpente che brucia”, simbolo della polemica di Bonaventura contro l’averroismo latino “e il rischio di una teologia che diventa razionale”, ha concluso il presule. www.portalecce.it
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