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La Pasqua di san Francesco e la Basilica superiore di Assisi

Francesco d’Assisi, Gesù Cristo e il percorso verso la Pasqua. In occasione della Quaresima, cominciamo un viaggio attraverso le storie della vita di San Francesco: i suoi insegnamenti e le tracce lasciate nella serie di affreschi di scuola giottesca in Basilica Superiore.

Fra Emanuel Chiriches ci guida nel cammino quaresimale con una lettura combinata di fede e arte, per vivere questo importante periodo dell’anno in maniera piena e francescana: “La Pasqua di Francesco”.



Nel tempo che volge alla Pasqua, rivolgiamo la nostra attenzione alla Basilica Superiore, realizzata a croce latina con una sola navata. Unico monumento dell'arte in Italia che ci permette di seguire con continuità il passaggio da una concezione bizantina della storia sacra a una visione gotica e realistica realizzata da Giotto e non solo.

L’invenzione del programma iconografico della Basilica è merito di fra Matteo d’Acquasparta, un frate erudito e continuatore fedele del pensiero di San Bonaventura da Bagnoregio, dalla cui Leggenda Maggiore sono state tratte le didascalie della vita di San Francesco rappresentate qui.
La disposizione è realizzata a più piani, ma gli affreschi non sono necessariamente in ordine cronologico, proprio perché la sequenza ha un valore simbolico e corrisponde al disegno divino.
Sulla parete nord, in alto, possiamo vedere alcune scene tratte dal libro della Genesi: la creazione del mondo, la creazione dell’Uomo, la caduta di Adamo ed Eva che si sono allontanati da Dio disobbedendogli. Le storie di Noè, Abramo, Isacco, Giacobbe.
Sulla parete sud possiamo invece vedere le scene tratte dal Nuovo Testamento, la storia di Gesù, dalla natività all’affresco della resurrezione.

Questa non è altro che la storia d’amore di Dio con l’uomo. L’uomo peccando e allontanandosi da Dio non viene abbandonato, il Signore manda suo figlio Gesù come modello, come fratello, compagno di strada, come colui che solleva e prende su di sè il peccato e ci mostra il suo amore sulla croce, da dove sorgerà per noi una nuova vita. Questo è il modo del signore di dire “Vi ho creato per me e vi voglio per me, felici”.

Nel piano inferiore abbiamo invece i 28 affreschi della vita di san Francesco realizzati da Giotto e la sua scuola. Questi affreschi non rappresentano necessariamente una biografia, nel termine stretto della parola, perché non iniziano con la nascita del Santo, ma dalla sua giovinezza, perché l’intenzione era quella di rendere visibile il modo nel quale san francesco ha risposto all’amore di Dio, la conformità della sua vita a quella di Gesù, la sua “Nuova Vita”, la sua rinascita il Cristo.
Una storia unica, come unica è la storia di ognuno di noi, con le sue scelte. Chissà quante scelte sbagliate ha dovuto fare San Francesco fino ad arrivare alla scelta giusta: quella che gli ha portato nel cuore la pace di Dio.

Iniziamo il tempo di Quaresima, un cammino di identificazione con Cristo, che non è un tempo di tristezza, ma un tempo che ci chiede di fare le nostre scelte, lasciando dietro di noi ciò che ci rende tristi. Percorreremo questo tempo accompagnati da San Francesco e dalla “sua” Pasqua e lo guarderemo come lo hanno guardato i suoi contemporanei: un esempio unico e luminoso, un esempio di un uomo che si è affidato totalmente alla salvezza che proviene da Dio.
Il Signore vi benedica.

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