Don Felice Accrocca
SAN FRANCESCO E L'AMORE
Francesco visse gli anni beati della sua gioventù inseguendo progetti di gloria, pensando, come tutti, alla dama dei propri sogni. Eletto re della gioventù assisana, una sera fece allestire per tutta la brigata un sontuoso banchetto; poi usciti tutti cantando per la città egli, “tenendo in mano il bastone come se fosse il loro signore”, li seguiva di poco assorto nelle sue meditazioni. Fu allora che il Signore lo visitò infondendogli un’immensa dolcezza. Gli amici, vistolo rimasto distante, tornarono indietro e, notandolo estraniato dalla loro goliardata, gli chiesero se avesse pensato di prender moglie. Rispose con slancio: “Dite il vero, poiché stavo pensando di prendere la sposa più nobile, ricca e bella che mai abbiate visto”. Quelli allora si misero a deriderlo: per l’annunciata decisione di prender moglie, quasi non si addicesse a un tipo come lui l’idea di voler mettere la testa a posto, o se dalla sparata di volerne prendere una al di sopra della propria portata? Difficile dire. Di fatto, da quel momento ”cominciò a sentire umilmente di se stesso e ad abbandonare le cose che prima aveva amato”. Fino ad allora era stato centrato su se stesso, poi l’incontro con il dolore di altri uomini lo trasformò: attraverso i lebbrosi incontrò Cristo e comprese con sempre maggiore chiarezza che egli era chiamato ad amare gli altri nell’amore di Cristo; la sua vita cambiò! Anche la nostra cambierà, se saremo capaci di amare con gratuità, pensando agli altri prima che a noi, come fece Cristo che per noi dette se stesso.
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