Grado Giovanni Merlo
Sora nostra matre Terra
In occasione di un avvenimento quale la EXPO 2015 di Milano forse non è fuori luogo riproporre alcuni versi di frate Francesco, tratti da quel capolavoro che è il Cantico di frate Sole: versi che hanno una stretta attinenza con il tema centrale della esposizione universale. Leggiamoli:
Laudato si’, mi’ Signore, per sora nostra matre Terra, / la quale ne sustenta e governa, / e produce diversi frutti con coloriti flori et herba.
Sono parole che occorre fissare nella mente con lentezza, allargando lo sguardo alla realtà apparentemente materiale costituita da «sora nostra matre Terra»: meditare anche per raggiungere nuove consapevolezze sulla condizione umana e sulla nostra collocazione in questo mondo, evitando luoghi comuni, ottusi stereotipi e stucchevoli moralismi. L’invito alla meditazione è uno stimolo per non farsi travolgere dall’esteriorità transeunte delle mode conformisticamente ecologiste.
Le parole di frate Francesco costringono a porsi delle domande: per capire. Ad esempio, non si può non notare che la «Terra» è allo stesso tempo «nostra madre» e «sorella»: perché? L’originalità francescana è in tanto coinvolgente in quanto ha un fondamento lontano e, tuttavia, ancora molto vicino: ha il suo fondamento nella Bibbia. Allora la lassa, o strofa, del Cantico di frate Sole, ricordata all’inizio di questo scritto, si comprenderà meglio, riandando ai versetti di Genesi 1, 29-30:
E Dio disse: Io vi ho dato ogni erba che produce seme sulla terra e tutti gli alberi che hanno in se stessi il seme della loro specie, perché servano di cibo a voi, e a tutti gli animali della terra, a ogni uccello del cielo e a tutti gli esseri che strisciano sulla terra e nei quali è alito di vita, perché abbiano di che nutrirsi.
Che si sia o non credenti, questi versetti impongono riflessioni e suggeriscono decisioni di enorme portata: Chiamano, non di meno, a una responsabilità che è di tutti e di ognuno. Ne riparleremo presto a proposito di «frate Sole», di «sora Luna e le stelle», di «frate Vento», di «sor’Aqua», di «frate Focu».
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